sabato 8 novembre 2014

Paura di essere visti, spiati e controllati

Quella strana sensazione

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Paura, compagna di vita, percezione di un pericolo, è una delle emozioni dominata dall'istinto.
I sintomi sono aumento del battito cardiaco, bisogno di fuga, ansia, mancanza di respiro.
Se permane nel tempo, da protezione primaria diventa stato mentale.

Diceva Paolo Borsellino: 

« Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. »

Ecco un buon motivo per combattere la paura. Lo si può fare con la razionalità. Prima cosa rilassarsi. Se abbiamo pensieri che fanno paura, dobbiamo imparare a pensare più realisticamente.

Bisogna allenarsi, per esperienza, consiglio di affrontare la situazione con la conoscenza. Imparare, imparare e ancora imparare. Filtrare le notizie, classificare, confrontarsi con gli altri.

Dice il saggio:

« Le cose che si sanno sono semplici, quello che non si sanno sono difficili. »

E' un percorso che vale la pena fare.

giovedì 6 novembre 2014

Telefono - Protesi

Wikipedia definisce la protesi "un dispositivo artificiale atto a sostituire una parte del corpo mancante (un arto, un organo o un tessuto), o a integrare una danneggiata".
E' naturale da questa definizione collegare il termine protesi alla medicina, ma anche alla scienza ed alla tecnologia.
Siamo in grado di elencare parecchie protesi:
 per l'udito, 
http://www.sergioalbanese.it/files/Image/orecchio/iStock_000006701183XSmall.jpg
occhiali da vista, arti artificiali.
Allarghiamo l'idea, pensiamo a dispositivi che integrano ed aumentano le nostre capacità, la lista si allunga.
Vediamo alcuni esempi.
MUOVERSI - in quel tempo a piedi o a cavallo, ora con l'automobile, il treno o dell'aereo.
VEDERE vedere oltre, soddisfatto dalla televisione, dal telescopio, dal microscopio e dal computer.
COMUNICARE - dove la nostra voce non arriva e l'udito non sente ci viene in aiuto la protesi del telefono cellulare.
Telefono cellulare
Figlio del telefono fisso, libero di andare, non vincolato dal filo della cornetta, cresce pian piano e diventa grande, impara dal computer a fare le stesse cose, rimane solo fisicamente più piccolo, è solo un po' limitato nella stampa.
Girovaga e impara anche dalla sveglia, dal navigatore satellitare, dalla calcolatrice, aiuta la nostra memoria prendendo appunti e ricordando numeri a cui associa immagini, ha memoria sua, ha promemoria, archivia voracemente.
Ma sopratutto dialoga sia col nostro computer, credo che si parlino perchè basta metterli vicino vicino e loro si sincronizzano.
Col tastino Wi-Fi dialoga con tutto il mondo e c'è sempre una rete pronta ad accoglierlo, e lui invia e riceve mail, chiedendo aiuto a Zio Google sa rispondere a tutte le domande, ci fa vedere ogni curiosità che ci passa per la testa, anche la più morbosa.

Sms e facebook per ricordarci che siamo esseri socialmente tecnologici
E parla con noi, o direttamente o con quel lungo filo sempre attorcigliato chiamato auricolare che ci limitava nei movimenti..
Ed ora, incrociamo persone parlanti da sole ma, dal loro orecchio spunta una protesi


molto simile a quella utilizzata dagli audiolesi, più grande per permettere di parlare con chi sta molto lontano, molto oltre, pensate, anche fino in America, sono qui col corpo e li con la testa.
Il buon telefono cellulare sostituisce in modo eccellente le cartine geografiche dandoci indicazione di dove andare, dei distributori di carburante, delle banche, dei ristoranti.
Un amico quasi amante
Proviamo paura e tachicardia al primo incontro, abitudine quotidiana, profonda crisi e disperazione in caso di abbandono per morte naturale della batteria, o per omicidio quando lo infilandolo in posti indescrivibili o ci lascia e mai sapremo se per rimanere da solo o andandosene con un nuovo compagno di vita che lo ha raccolto mentre era incustodito.

mercoledì 5 novembre 2014

Telefono - Quanto mi costi?

Tanto?  Poco? Posso permettermelo?


Tanto:
il mattone costava 4.000 $ in quel tempo x 300.000 pezzi venduti = 1.200.000.000 $.

Poco:

oggi di trova a 100 euro nuovo ma, è al piano tariffario che si deve fare attenzione.
Si paga in denaro e si ottiene tempo.
Bastano 10 euro al mese, 120 euro all'anno, meno di un euro al giorno

Posso permettermelo?

E' l'amico meno caro. I genitori sono disposti a pagarne l'onere per sapere dove sono i figli on line. Da sicurezza, serve in caso di bisogno, una testa, un telefono. 

Cosa ci lega al telefono? E' la connessione degli Avatar con le creature volanti che ci permette di andare oltre di essere qui e altrove.














martedì 4 novembre 2014

Privacy - se la conosci...

....è meglio.

In caso di attacco, sia in guerra che nello sport, la conoscenza dell'avversario è fondamentale.


Conoscenza per vincere la paura.

Conoscenza della tecnologia,
                                  della normativa,
                                               della psicologia,
                                                           della sociologia

lunedì 3 novembre 2014

Privacy - cosa vorremmo che sia

Chi si avvicina a noi, a volte, oltrepassa i nostri confini, limiti, zone di allarme, barriere invisibili.

Lo sconosciuto oltrepassa la barriera per avere un rapporto dialettico e si posiziona a circa un metro o due.

Quando è conosciuto può avvicinarsi ed anche toccarci per avere più confidenza.

Se fa parte dei nostri affetti ha accesso ad un area più intima.

Può arrivare fino ad abbracciarci.

Atteggiamenti diversi, fra loro possibili in base ad una regola, non dobbiamo sentirci aggrediti. Una carezza sul viso è bellissima.

Quindi, sensazioni.

Privacy è uno spazio psichico dove ci sentiamo bene, difeso da ogni invasione.

domenica 2 novembre 2014

Scandali inglesi

INTERCETTAZIONI

Quale metodo più semplice per sapere cosa succede a palazzo reale se non l'intercettazione telefonica?


E' il 2000, diventa interessante spiare, copiare e vendere i contenuti delle telefonate ai giornali scandalistici, ne è esempio 
la principessa Diana. 


http://media.urbanpost.it/wp-content/uploads/2013/10/lady-diana.jpg

Investigatori privati tecnologici sono gli autori.

Negli anni 2010 e 2011 si cerca di "mettere a tacere l'accaduto", ma arriva l'indagine parlamentare.


Lo scandalo è del luglio 2011 e nel novembre dello stesso anno nasce l'inchiesta "sull'etica del giornalismo".


Un "senso di intimità violata, di inquietudine e intromissione".


Questo succede perché si è sempre in contatto, il telefonino è uno degli strumenti tecnologico che permette le intercettazioni.


Nel nostro rapporto col cellulare abbiamo l'idea di essere isolati e non ascoltati mentre parliamo, sia in pubblico che in privato.


"Reato silenzioso" viene definito perché la vittima non si accorge di quanto succede.


Le conseguenze sono spesso gravi e nel testo letto alla fine parla di "ILLUSIONE DI PRIVACY"



Fonte:
Capitolo 20 - Jon Agar - Sempre in contatto - Storia sociale del telefono cellulare - Edizioni Dedalo

sabato 1 novembre 2014

Un libro interessante

Parlando col nostro professore dell'argomento da trattare, ci ha consigliato il libro dal titolo "Sempre in contatto" di Jon Agar.
http://i.guim.co.uk/static/w-140/h--/q-95/sys-images/Guardian/Pix/pictures/2013/4/9/1365507471323/UCL-scientist-Dr-Jon-Agar-005.jpg

Il dubbio è sempre quello se acquistarlo e leggerlo o far finta di nulla.

Questa volta ha vinto la prima idea.


Scorrendo l'indice si viene catturati dagli argomenti, ogni capitolo è una fonte di idee:


26. Smartphone e sfruttamento dei lavoratori

18. Il cellulare come minaccia per la salute
21. Il cellulare nei film
28. La guerra dei cellulari
3. L'idea di cellulare
10. La diffusione del cellulare dopo la caduta del comunismo sovietico

Ecco alcuni esempi, mai avrei pensato alle ramificazioni possibili.

Ho provato a parlare del libro con i miei amici, ha mostrare loro alcuni argomenti, a leggere alcuni spunti.

A distanza di un mese il mio libro si è consumato nel prestarlo e ho visto facce soddisfatte nei lettori.


La lettura di tutto il libro non impegna più di due giorni. 


Sono sorpreso dallo stile frizzante, a pagina 156 l'autore scrive:

"In questo momento sono seduto davanti al computer, e scrivo del testo; nel frattempo....mi stupisce....il computer è....uno strumento talmente utile ed entusiasmante da farmi venire voglia di portare le sue funzioni sempre con me..."

mi piacciono alcuni passaggi:

"...c'è un cerchio più interno, quello delle tecnologie strettamente personali, che si possono portare con sé senza che ci si debba affaticare:....sono i vestiti del Paleolitico, le scarpe, gli occhiali dell'età medioevale,e il mio personalissimo computer multitasking, un piccolo souvenir dei tempi moderni: uno smartphone, l'iPhone4"

Chiudo il libro, osservo il mio telefonino, lo accarezzo come ci racconta l'autore, mi sembra ora di conoscerlo meglio.


Se volete vi presto il libro, leggetelo che ne vale la pena.